Schiscetta, come rendere la pausa pranzo piacevole, salutare e golosa

Schiscetta, come rendere la pausa pranzo piacevole, salutare e golosa

Schiscetta: è tornata prepotentemente di moda per svariati motivi. È conveniente, si prepara in fretta, consente di mangiare qualcosa di appetitoso fatto con le nostre mani con ingredienti sani buoni e sostenibili. Insomma, il massimo per la nostra salute e per l’ambiente.

Naturalmente, vietatissimo acquistare vaschette di metallo o di plastica usa e getta per confezionare l’involto. La vera schiscetta è di metallo, o plastica o altri materiali ed è riciclabile praticamente all’infinito. La nuova schiscetta è composta di tanti scomparti in cui riporre il primo, il secondo, la frutta e il dolce ben isolati, in modo che durante il trasporto non si crei una gran confusione che renderebbe meno buono il sapore e sicuramente anche sgradevole la vista quindi, per prima cosa, dotiamoci di una buona e bella schiscetta: ce ne sono in vendita a poche decine di euro e sono veramente perfette per trasformare la pausa pranzo in qualcosa di piacevole, divertente e appetitoso.

Naturalmente è necessario organizzarsi quindi ci si rifornirà sempre di uno o più tovaglioli (in stoffa), bicchiere in plastica da lavare e conservare e si penserà anche che potrebbe poterci fare la pausa pranzo non soltanto appoggiati tristemente sulla scrivania ma anche seduti in terrazzo oppure magari sulla panchina di un parchetto: pensiamo quindi ad una schiscetta con base abbastanza ampia da restare bene in equilibrio sulle ginocchia. Di fianco avrete il vostro Kindle aperto sul libro del momento, e avrete trasformato la pausa pranzo in un picnic.

Per lo stesso motivo, metteremo nella schiscetta cose che si possono conservare abbastanza integre e ce n’è una gamma infinita dalla pasta all’insalata, dalle frittate al riso saltato in padella, magari con aggiunta di pollo, le insalate di riso, di cereali, tutto squisito, sano e sostenibile.

Se avete deciso di trasformare la pausa pranzo con la schiscetta, analizzate bene la filosofia che ci sta dietro: siete stanchi dei bar, siete stanchi di mangiare panini al volo, stanchi di dover dare la caccia al tavolo, dato che all’ora del pranzo i bar sono affollati e spesso la scelta dei menù è ripetitiva, seguite l’ormai consolidata tendenza del buono, sano e sostenibile e non sapete da dove vengono gli alimenti che vi servono, siete stufi di buttare via i soldi (perché anche un panino “completo”, quindi che possa effettivamente sostituire un pranzo, non può costare meno di 6-8 euro, e se ci mettete anche una bibita arrivate ai 10 euro, e 10 euro per un pasto al lavoro sono veramente molti).

La scelta della schiscetta vi consente non solo di preparare dei pranzi buoni e appetitosi ma anche di mangiare con maggior calma e scegliere pranzi deliziosi fatti anche solo con gli avanzi della cena: basta aver avuto la precauzione di preparare una cena abbondante. È anche un ottimo sistema per riciclare gli avanzi, basta che confezioniate la schiscetta non come un mescolone di cibo buttato lì ma con cura, tenendo presente anche la presentazione.

Quindi, come devono essere queste schiscette?

  1. Devono essere economiche

Stai cercando di risparmiare denaro. Acquista gli ingredienti e cucinali tu. Se compri tutto fatto, il risparmio sarà abbastanza modesto.

  • Devono essere facili da realizzare

Proprio come vuoi mantenere bassi i costi, vuoi anche non metterci troppo tempo a preparare il pranzo del giorno dopo. Nessuno vuole passare ogni sera delle ore per preparare il pranzo per il giorno successivo. Una buona abitudine è invece approfittare della domenica, se non si lavora, per preparare alcuni ingredienti base, per esempio lavare e affettare una buona quantità di verdure croccanti, far cuocere le patate americane o i cavoletti di Bruxelles. Sono cibi che si conservano perfettamente in frigo, con gli opportuni accorgimenti.

  • Le verdure devono rimanere fresche

Come conservale buone e croccati?  Il cassetto basso del frigorifero è il più umido, ideale per frutta e verdura in generale, ma utile anche per conservare broccoli, cavolfiori, sedano, fagioli verdi e verdure a foglia come gli spinaci. Nei ripiani superiori, che hanno una temperatura più bassa, è meglio mettere alimenti come cetrioli, peperoni e zucchine.

Se volete che la vostra insalata duri fresca e croccante, consiglia Il Giornale del Cibo, appena tornati dal supermercato toglietela dal sacchetto di plastica dove l’avete confezionata e versatela in una ciotola con dell’acqua fredda, per far aumentare l’umidità interna delle foglie e renderle croccanti per più tempo. Una volta lavate ed asciugate, mettetele in un sacchettino di plastica, fate uscire tutta l’aria e chiudete. 
Praticate dei piccoli fori sul sacchetto con uno spillo, questo è un passaggio fondamentale che servirà a far respirare la vostra verdura, tirando fuori i gas che altrimenti la farebbero invecchiare in fretta. L’insalata può essere riposta nel cassettino basso del frigo, il posto più umido. In questo modo l’insalata si conserverà per 3 giorni se tagliata, per 5 con le foglie intere.

E le carote, così buone e versatili? Sempre il Giornale del Cibo suggerisce che siccome le carote fanno parte della famiglia delle radici, possono essere conservate per giorni senza perdere alcuna sostanza nutritiva né sapore. Bisogna fare molta attenzione che le carote non vengano a contatto con frutta e verdura che producono etilene come mele, pomodori e patate, per cui mettetele in un sacchetto di plastica chiuso e riponetele in frigorifero lontano da questi alimenti. Un altro ottimo modo per conservarle è chiuderle in un contenitore di polistirolo (come quello del gelato per intenderci): saranno fresche per settimane.

E gli indispensabili pomodori? Rimuovete lo sporco, non lavateli e poneteli capovolti su un piatto, separati dall’altra frutta e verdura. Se hanno il picciolo, lasciatelo. In questo modo dureranno una settimana.

  • La schiscetta deve essere appetitosa

Questo non significa che ogni pranzo debba essere un pasto gourmet. Ma non vale la pena di preparare un pranzo al quale penserai con antipatia e senso di sacrificio, così da essere tentato di buttarlo e comprare qualcosa di pronto (sì, l’abbiamo fatto tutti, prima o poi).

Schiscetta: le idee per le insalate

Il problema delle insalate. A volte, includono molti ingredienti. E mentre è un ottimo modo per mettere insieme un pasto salutare e nutriente, è anche vero che mescolare molti ingredienti potrebbe diventare laborioso. Quindi, ecco un trucco: taglia tutto in una volta e metti in dei contenitori ermetici. Se poi avessi l’occorrente per il sottovuoto, sarai a posto per una settimana.

Naturalmente, le insalate non vanno mai condite prime, altrimenti “cuociono”.

La schiscetta con insalata: qualche originale ricetta

Insalata di pollo con avocado

Questa insalata di pollo ha quattro ingredienti più l’avocado. Puoi anche trasformarla in un panino, il che rende questa ricetta abbastanza versatile.

1/4 di avocado

2 cucchiai di yogurt bianco

1 cucchiaino di succo di limone

95 g di pollo tritato, precotto

  1. In una piccola ciotola, schiaccia l’avocado insieme allo yogurt e al succo di limone fino a quando non sarà completamente amalgamato.
  2. Aggiungere il pollo nella ciotola e mescolare con un cucchiaio fino a ricoprire tutto il pollo.
  3. Servite la vostra insalata di pollo sopra un letto di lattuga o dividetela sulle due metà di un panino arabo con una fetta di pomodoro e germogli di girasole.

Insalata di ceci schiacciati con avocado

Una versione vegetariana dell’insalata sopra che usa i ceci invece del pollo, quindi ti fornisce un’ottima fonte di proteine.

1 avocado maturo

50 grammi di salsa tahini

1/2 limone

1 lattina di ceci, sciacquati e scolati

1/2 cetriolo, tagliato a dadini

2 gambi di sedano, tritati

1 carota grande, tritata

2 cucchiai di aneto fresco

3 cucchiai di semi di girasole salati

Sale marino e pepe, a piacere

8 pomodorini tagliati a metà

  1. Unire l’avocado, il tahini, il succo di mezzo limone e i ceci in una ciotola. Con una forchetta o uno schiacciapatate, schiacciate questi ingredienti fino a ottenere un purè grossolano.
  2. Aggiungere il cetriolo, il sedano, la carota, l’aneto e i semi di girasole e mescolare bene.
  3. Condire con sale e pepe.
  4. Servire la miscela di ceci sopra pane tostato guarnito con i mezzi pomodorini.

Insalata di cavolini di Bruxelles con mele, noci pecan e formaggio Manchego

Se vi piacciono i cavolini di Bruxelles, questa è la ricetta per voi: un’insalata ricca e saporita, arricchita dal formaggio Manchego, se lo trovate, o anche da una buona fontina.

400 gr. di cavolini di Bruxelles, tagliati

3 mele croccanti

¼ tazza di succo di limone fresco

2 cucchiai di olio extravergine di oliva

8 fette di pancetta a fette spesse

1 spicchio d’aglio grande, tritato finemente

4 cucchiaini di senape di Digione

3 cucchiai di aceto di vino rosso

Sale e pepe

¾ tazza di metà di noci pecan, tostate e tritate

85 gr. di formaggio Manchego (o fontina) ridotto a scagliette

  1. Usando un robot da cucina dotato di un accessorio per affettare, affettare sottilmente i cavolini di Bruxelles.
  2. Sbucciare e tritare grossolanamente le mele. In una ciotola versate le mele con 2 cucchiai di succo di limone.
  3. In una padella capiente, scaldare l’olio d’oliva a fuoco medio. Aggiungere la pancetta e cuocere finché non diventa croccante, circa 5 minuti.
  4. Usando una schiumarola, trasferire la pancetta su un piatto. Aggiungere l’aglio al grasso rimasto nella padella e cuocere, mescolando, per 1 minuto. Unire la senape, i restanti 2 cucchiai di succo di limone e l’aceto; aggiustare di sale e pepe.
  5. In una ciotola capiente, unire i cavolini di Bruxelles, le mele, le noci pecan e il formaggio. Condire con la pancetta e la vinaigrette tiepida.



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