Matrimonio civile, chi può celebrarlo? Secondo la nuova legge, chiunque.

Matrimonio civile, chi può celebrarlo? Secondo la nuova legge, chiunque.

Matrimonio civile, sempre più diffuso, magari dopo una lunga convivenza. E si tratta spesso della celebrazione di un rapporto che dura da anni e magari realizza il sogno che ila coppia, per motivi di vario genere, non ha potuto coronare. 

La televisione, i film romantici, i video su YouTube ci mostrano continuamente matrimoni civili su spiagge, nei parchi di castelli secolari, in grandi giardini fioriti. Il nostro immaginario ne viene scosso: perché non sposarsi attraversando un corridoio fiorito, fra file di sedie decorate per arrivare all’archetto nuziale, magari a piedi nudi e con il mare come unico orizzonte? 

In Italia la legge sui matrimoni civili, anche se di recente modificata, parla abbastanza chiaro. Non potremo mai essere sposati civilmente da Elvis Presley nella Graceland Wedding Chapel, dove Elvis in persona accompagna la sposa all’altare e celebra il rito, fra l’altro perfettamente legale. 

E nemmeno sposarsi in un elicottero in volo sul gran Canyon o direttamente nel Grand Canyon, magari con un amico famoso a fare da officiante. L’amico famoso è ammesso, il sito, no. 

Il Codice civile stabilisce che il matrimonio debba essere celebrato all’interno delle case comunali. Fino a qualche anno fa, poteva essere effettuato soltanto da figure ben definite dalla legge, cioè le personalità istituzionali come Sindaco e Vicesindaco, Assessori, Consiglieri o anche semplici dipendenti, purché godessero di un incarico a tempo determinato.  

Però la figura che per legge può officiare il matrimonio è innanzitutto il sindaco e solo qualora sia impossibilitato a celebrare le nozze, la legge gli conferisce la possibilità di delegare la sua funzione celebrante direttamente ad un’altra persona. 

Di recente è però entrato in vigore un decreto che prevede la possibilità che il matrimonio civile venga celebrato da un qualsiasi cittadino italiano che sia un soggetto maggiorenne e goda dei diritti civili e politici. 

Quindi il problema, per così dire, in Italia non è tanto chi più celebrare il matrimonio civile ma dove è lecito celebrarlo. 

Beninteso, potete organizzare il vostro party nuziale dove meglio credete, foss’anche in mongolfiera, ma la legge italiana impone che i registri non possano essere portati fuori dalle mura del palazzo comunale. 

Quindi, se qualche anno fa una coppia di vostri amici si è sposata su una spiaggia al tramonto, o in giardino botanico, con l’amico o il vip a fare da celebrante, sappiate che si è trattato di una falsa cerimonia, che è sempre più di moda. 

Si ovvia all’impersonalità del matrimonio negli uffici comunali con un piccolo sotterfugio: prima o dopo la cerimonia solenne, gli sposi vanno a farsi sposare in comune, per poi ripetere la cerimonia, solo virtualmente, dove desiderano.  

Quindi, sempre più coppie, magari unite da anni e con qualche figlio, si tolgono la soddisfazione di una cerimonia che nulla ha da invidiare a quella in chiesa, nel posto che più amano, in luoghi esotici, oppure inconsueti. Le spiagge sono sicuramente le più gettonate ma anche giardini storici e boschi vanno alla grande. 

Solo da pochissimo, cioè dall’entrata in vigore della n. 396/2000, che affida ai Comuni la possibilità di predisporre più uffici di Stato civile, dove celebrare il matrimonio, secondo le disponibilità di luoghi ameni, storici o romantici, in alcuni Comuni sarà quindi possibile anche sposarsi in spiaggia.  

Non si tratta quindi di affidare i registri comunali a chicchessia perché li porti, magari, all’estero ma di avviare la procedura per il riconoscimento di uno o più spazi da adibire come uffici di Stato Civile 

Sposarsi all’estero: un’alternativa da considerare 

Anche questa opzione sta diventando di moda, sia che si scelga di sposarsi da soli sia di organizzare il viaggio anche per parenti e amici. 

Per sposarsi all’estero bisogna essere muniti di certificato di nascita, certificato di Stato Civile e Stato di famiglia (ed eventualmente il certificato di divorzio).  

Le mete predilette sono logicamente le isole dei Caraibi e gli Atolli del Pacifico ma attenzione: i processi per celebrare un matrimonio dal valore legale variano molto a seconda dei Paesi. È quindi necessario informarsi con un sufficiente anticipo. L’Ambasciata italiana potrà indicarvi quali sono i requisiti di base e le pratiche necessarie in modo che tutto sia legale e in ordine. 

Quanto all’organizzazione formale, fare tutto da sé può essere abbastanza rischioso, non conoscendo il livello dei servizi sul posto. Ci sono però molte agenzie, anche italiane, che organizzano tutto, dai documenti, al volo, al soggiorno, alla cerimonia e che possono garantirci un risultato all’altezza degli esigenti standard italiani.  



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