Green pass: finalmente gli stranieri tornano in Italia

Green pass: finalmente gli stranieri tornano in Italia

Green pass ovvero “Turisti stranieri”, il ritorno. Almeno si spera. L’ambasciatore italiano nel Regno Unito, Raffaele Trombetta, già dai primi di maggio aveva esortato Boris Johnson a inserire l’Italia nella lista verde per i viaggi dicendo che l’Italia è “pronta” e invitando i Britannici a fare le valigie e volare in Italia in vacanza. Il successo del programma di vaccinazione, più di 55 milioni di dosi distribuite, con un’alta percentuale di Italiani che hanno ricevuto entrambe le dosi, giustificava la richiesta. Ed entro fine giugno, sempre secondo l’Ambasciatore, una grande maggioranza della nostra popolazione sarà stata vaccinata.

L’Inghilterra aveva infatti espresso perplessità sul concedere ai propri cittadini di partire per la loro meta preferita, l’Italia, sempre top nei sogni di viaggio di buona parte dei paesi del mondo. 

L’Italia, intanto, ha messo a punto un certificato “green” che permette di muoversi liberamente per il Paese e di svolgere quante più attività possibili, tra cui partecipare a concerti, eventi e matrimoni e frequentare discoteche. 

Questo “green pass” dovrebbe facilitare la circolazione delle persone e la riapertura delle attività: si tratta di una sorta di certificato di immunità volto a contenere la diffusione del coronavirus e garantire un regolare svolgimento della stagione estiva. 

L’idea, lanciata inizialmente a livello europeo, è stata velocizzata dal governo italiano e inserita nell’ultimo decreto riaperture di fine aprile. 

Green pass: i dettagli 

Nello specifico, il pass viene concesso a coloro che soddisfano una di queste condizioni: essere vaccinati, guariti dal Covid-19 o avere un test PCR negativo almeno 48 ore prima del viaggio. 

Consentirà di entrare e uscire liberamente dalle zone arancioni e rosse del Paese, nonché di visitare gli anziani nelle case di cura; dal 15 giugno anche di assistere a matrimoni e altre cerimonie. 

 Il pass sarà messo a disposizione anche degli stranieri che si recheranno in Italia, mentre l’Ue è in attesa di varare un analogo provvedimento a livello di Unione a fine giugno. 

Per il momento restano in vigore le vecchie regole: chi arriva in Italia da fuori dall’Unione Europea dovrà comunque fare il test e   una quarantena di 10 giorni, mentre chi arriva dall’UE e dall’area Schengen, da Gran Bretagna e Israele, avranno solo bisogno di un risultato negativo del test PCR. Per gli italiani che vanno all’estero continueranno a essere in vigore regole diverse nei diversi paesi, con un test Covid negativo, generalmente richiesto ovunque. La certificazione sarà rilasciata dall’istituto sanitario presso il quale la persona ha ricevuto il vaccino, oppure dall’ospedale o dal medico di base per coloro che si sono ripresi dal virus. 

Turisti stranieri una risorsa imprescindibile 

Italia: un sogno nuovamente possibile: con la green pass via libera a 28 milioni di turisti stranieri  

Necessario per il ritorno degli stranieri in Piemonte, e con il green pass Ue potranno venire in Italia i 28 milioni di turisti europei che prima della pandemia erano venuti in vacanza durante l’estate. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati di Bankitalia in riferimento al via libera definitivo del Parlamento europeo al certificato digitale Covid dell’Ue, che dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, per l’entrata in vigore e l’applicazione immediata dal primo luglio 2021. Un appuntamento atteso dai turisti stranieri ma anche dagli italiani soprattutto giovani per garantirsi possibilità di movimento e maggiori opportunità per il tempo libero come l’accesso come le discoteche che potrebbero ripartire in zona bianca a luglio con il green pass. 

“Si tratta di una svolta importante dopo che la scorsa estate gli arrivi dai Paesi europei sono crollati del 43% con pesanti effetti sull’economia e sull’occupazione – commenta Coldiretti Piemonte -. Il ritorno degli stranieri in vacanza in Italia ed in Piemonte è strategico per l’ospitalità turistica e per la ripartenza concreta dei nostri territori” 

Fra l’altro, a fronte delle buone notizie sul fronte delle scelte degli italiani per le prossime vacanze estive, che vede un italiano su cinque prenotare in agriturismo, la speranza è che il desiderio di sicurezza unito al gusto per il ritorno alla natura (ne abbiamo scoperto l’importanza durante l’interminabile lockdown) è che i turisti stranieri facciano lo stesso. 

Il Piemonte, poi, col suo patrimonio enogastronomico, la varietà degli ecosistemi e dei paesaggi, le strutture ricettive organizzate e piene di fascino, spesso antiche e immerse nel verde, una cucina di rara specificità ma vaste declinazioni, è da anni meta ambita per i turisti: basti pensare, fino al 2019, registrava oltre 15 milioni di presenze proprio grazie anche agli stranieri, soprattutto, provenienti da Germania, Benelux e Francia. 

Insieme al relax, gli stranieri, in modo particolare, ambiscono ad assaporare il vero cibo italiano, tanto che è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. 

Insomma, vivere un po’ come piemontesi, almeno per le due settimane di vacanza. Noi piemontesi non ci badiamo, ma il nostro lifestyle è prezioso e privilegiato.

Gli stranieri lo sanno. 

Courtesy: Ufficio Stampa Coldiretti Piemonte



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